DONNE NELL’ARTE – Sonia Terk Delaunay – l’arte nel quotidiano; esprimersi attraverso la poesia del colore

DONNE NELL’ARTE – Sonia Terk Delaunay – l’arte nel quotidiano; esprimersi attraverso la poesia del colore

Articolo di Cristina Belli

“Il colore è l’epidermide del mondo”.  (Sonia Delaunay)

“Per me non c’è separazione tra i miei dipinti e i miei ‘cosiddetti’ lavori decorativi. Non ho mai considerato le arti minori frustranti artisticamente; al contrario, sono un’estensione della mia arte”.   (Sonia Delaunay)

All’inizio del Novecento si affermò sulla scena artistica europea Sonia Terk Delaunay. I suoi lavori erano astratti nelle forme e  caratterizzati da colori vibranti e contrastanti tra loro. Un altro tratto peculiare fu che Delaunay si dedicava a creare tessuti e decorazioni per la casa, mescolando arte e artigianato. La sua storia fu una storia rivoluzionaria: originaria dell’Ucraina, attraversò l’Europa intera, coltivando un percorso artistico non etichettabile.

Sonia Terk nacque nel 1885 ad Odessa, in Ucraina, e venne adottata dagli zii che la incoraggiarono a studiare arte. Trascorse l’infanzia in un villaggio sulle rive del fiume Dnipro, poi si spostò a studiare a San Pietroburgo, in Germania e infine a Parigi (scoprendo qui le opere dei post impressionisti). Nella capitale francese andò a vivere, nel 1905.  Fin da subito Sonia volle dipingere, iniziando alla maniera dei Fauve ed evolvendo verso una pittura che sfruttava la luce e i colori. Si sposò, nel 1910, con il famoso artista Robert Delaunay e il loro sodalizio durò tutta la vita. I due, fondarono un movimento artistico chiamato Orfismo (o Cubismo orfico), che univa la poesia del colore alle forme cubiste. Il nome del movimento fu dato dal poeta Guillame Apollinaire, riferendosi ad Orfeo, musico e poeta della mitologia greca. La loro era una pittura che faceva emergere le scomposizioni del colore con i loro effetti di compenetrazione, di dinamismo, indipendentemente dagli oggetti rappresentati. Fu Sonia che decise però di andare oltre i confini della pittura, infatti dal 1913 realizzò stoffe  e creazioni astratte di carta e tessuto. Pur collaborando spesso con il marito, Sonia rimase sempre indipendente nelle sue scelte creative e riuscì ad affermarsi con successo. In particolare, l’arte dell’arazzo e del tessuto fu rinnovata profondamente da Delaunay, che sostituì alle decorazioni classiche,  dei motivi geometrici a colori intensi, tipici della sua pittura.  Nel 1927, per spiegare il senso della propria opera scrisse “L’influenza della pittura sulla moda”, in cui spiegava “che una tinta che sembra uniforme è formata dall’insieme di una miriade di tinte diverse”.

La fama si Sonia fu riconosciuta pienamente con l’illustrazione di una poesia dell’amico Blaise Cendrars (scrittore e poeta svizzero), in cui si univano simultaneamente poesia e arte. Nel 1914 Robert e Sonia si trasferirono in Spagna, qui Delaunay dipinse “Gran flamenco” un opera che raffigura ballerini e cantanti di flamenco, puntando l’attenzione sui colori e sulle forme.

Con la rivoluzione russa del 1917 iniziarono i problemi economici, allora Sonia iniziò a disegnare anche abbigliamento:  famoso il costume di Cleopatra nel Ballet de Russes. Potè quindi aprire anche un suo atelier a Madrid, frequentato dalle signore della buona società e attente alle novità della moda. I tessuti di Delauney erano molto moderni, ispirandosi ad una donna dinamica ed emancipata; le linee erano fluide e i tagli semplificati, le fogge dritte.  Nel 1921 tornò a Parigi e qui i suoi tessuti divennero anche oggetti d’arredamento come paralumi, cuscini e altri oggetti. Questo allo scopo di far sì che l’arte potesse essere indossata, vissuta e permeasse tutta la vita.

Nel mese di marzo 1960, la Galleria d’arte moderna di Torino dedicò a Robert e Sonia Delaunay una mostra, in cui erano esposte più di cento opere dei due artisti. Nel 1964 fu dedicata loro una retrospettiva al Museo del Louvre. Nel 1975 Sonia ottenne la legione d’onore e nel 1979 morì, all’età di novantacinque anni.

Nel 2014 si è inaugurata una sua retrospettiva al Musée d’Art Moderne di Parigi, con l’esposizione di circa quattrocento opere. Nella primavera del 2015 la stessa mostra è stata presentata alla Tate Gallery di Londra.

 

Per chi volesse saperne di più:

https://www.youtube.com/watch?v=2PTBeRgWX8U&ab_channel=LaScuoladelleDonne%C2%AE

https://www.youtube.com/watch?v=EMCDHKXMFmY&ab_channel=LouisianaChannel

https://www.youtube.com/watch?v=-wApOC53x6o&ab_channel=AdaYucel

 

Condividi sui social