Articolo in italiano
di Cristina Casas
Il gruppo fondato a Liverpool nel 1960 e attivo fino al 1970, i cui membri sono: John Lennon (1940–1980), Paul McCartney (1942), George Harrison (1943–2001) e Ringo Starr (1940) (quest’ultimo a partire dal 1962, chiamato a sostituire Pete Best). Tra il 1962 (quando fecero le loro prime registrazioni) e il 1970 (quando si sciolsero), i Beatles attinsero a diversi stili, compreso il Rock’n’Roll, per produrre il nuovo Rock, un termine che definì la musica popolare. Nel 1963, i loro successi in Inghilterra come artisti dal vivo fecero esplodere la Beatlemania e poi, nel 1964, la loro visita negli Stati Uniti lanciò la cosiddetta British Invasion che contribuì a rendere popolare altri ensemble del Regno Unito.
Evoluzione. E la musica cambia per tutti
Siamo alla metà degli anni ’60; i Beatles iniziarono a sviluppare nuove direzioni musicali ed influenzati sempre meno da Elvis Presley e da altri artisti del Rock-and-roll, da cui tanti artisti dei loro tempi attingevano ispirazione, si rivolsero al cantautore Bob Dylan, che con le sue stimolanti composizioni folk ispirò “You’ve Got to Hide Your Love Away” e molte altre loro canzoni. I loro album Revolver (1966) e Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band (1967) ebbero un successo ineguagliabile e mai avuto prima da nessun disco e da nessuna band fino ad allora.
Esperimenti e novità
Fu il tempo in cui i membri dell’ensemble iniziarono a usare marihuana e sostanze psicotrope, tra cui l’LSD. Produssero canzoni giocose e brani in stile Soul per Rubber Soul (1965), il loro primo LP del tutto originale, ispirato alla musica dell’India (con utilizzo di strumenti portati dall’India) e anche ai ricordi delle proprie esperienze d’infanzia.
Sperimentarono anche alterando i suoni musicali attraverso la registrazione elettronica e aggiungendo un’ampia varietà di suoni strumentali e non a molti dei loro album successivi, che poi furono di successo. In questa fase una tecnica che hanno usato è stata il “Looping” (consistente nel prendere un nastro o un file audio e ripeterlo più e più volte in modo da dire la stessa frase molte volte)e hanno anche suonato con la riproduzione di brani all’indietro e combinando fino 8 canzoni in un unico collage.
I Beatles giocano anche con la forma delle canzoni: per esempio in “A Day in A Life” (di John Lennon e Paul McCartney) non c’erano solo versi in strofa con un coro e ritornello, ma spuntò anche una quarta parte senza connessione con le precedenti, che loro mescolarono in modo non convenzionale. Per spiegare l’idea cito come esempio proprio “A Day In A Life”: è stata ispirata da due articoli di notizie del Daily Express; un articolo che parlava di un uomo che è stato ucciso in un incidente d’auto, e un altro articolo che parlava dell’esistenza di un gruppo di persone che doveva contare 4.000 buche in strada per capire come riempirle, e poi loro mescolando gli articoli hanno creato la canzone. Fra questi due articoli non c’era nessun nesso, ma loro usarono entrambi i testi come ispirazione.
I Beatles erano aperti a tutto per comporre i loro brani come mai nessun gruppo prima e questo ha influenzato il modo in cui altri musicisti hanno cominciato a vedere la musica.
Alcuni dei modi in cui i Beatles hanno avuto idee per le canzoni sono ancora d’interesse nella storia della musica, oltre agli esempi sopra citati vi faccio notare che per la canzone “Being for the Benefit of Mr. Kite”, hanno tratto ispirazione da un poster che conteneva tutte quelle parole. L’hanno visto, hanno pensato che fosse poetico e hanno voluto metterlo in musica. Perciò i Beatles, e anche per tanti altri motivi, non hanno conosciuto limiti.
Mentre la band Beach Boys rivoluziona il concetto di Pop Psichedelico, gli album dei Beatles Rubber Soul (1965) e Revolver (1966) segnano il momento in cui la musica psichedelica è stata irrevocabilmente lanciata nel mondo del Rock.
In Revolver e soprattutto in Sgt. Pepper’s Lonely Heart’s Club Band i Beatles hanno prodotto complessi assemblaggi di canzoni in stili contrastanti che, anche singolarmente, non potevano più essere eseguiti dal vivo.
I Beatles cambiarono molto la musica da come la conoscevamo prima, sperimentando diversi generi musicali e usando strumenti mai usati prima (come dopo il loro ritorno dall’India) e così facendo incoraggiavano altri gruppi a fare lo stesso come i Nirvana, Billy Joel e molti altri.
I Beatles ottennero un successo senza precedenti principalmente come compositori di canzoni belle e sofisticate. Ciascuno dei loro numeri incarna almeno uno stile musicale, nonché uno stile proprio di melodia.
Oltre ai talenti di Lennon e McCartney, che hanno prodotto la maggior parte della musica originale che l’ensemble ha eseguito e registrato dopo il 1963, i Beatles hanno approfittato anche dell’abilità di George Harrison come compositore. Hanno anche beneficiato della consulenza del produttore della discografica EMI, Martin, che come aveva fatto Epstein, ha incoraggiato i Beatles a comporre con più attenzione. A differenza del suo predecessore però Martin, essendo musicista, ha anche scritto arrangiamenti basati su schizzi fatti dai singoli membri della band, e ha fatto uso strumentale tenendo conto dell’abilità di ogni membro del gruppo. Hanno approfittato anche della conoscenza tecnica dell’ingegnere Geoff Emerick, che insegnò ai Beatles come usare lo studio di registrazione come uno strumento a sé stante. Le sue conoscenze erano di particolare importanza, per esempio in Abbey Road, uno dei prodotti rock di maggior successo, proprio per le novità tecniche e sperimentali ingegnerizzati alla fine degli anni ’60.
Ancora novità
Oltre all’elettronica, si può notare che nessuno degli stili musicali sentiti ai loro giorni appare nei numeri dei Beatles, nemmeno una sequenza ritmica del rock: loro inseriscono progressioni armoniche insolite, linee di canto blues, di canto gospel e di doo-wop, ma anche suoni e gesti associati ad altri artisti pop degli anni ’50 e ’60, oltre all’inserimento delle Raga (sequenze armoniche) della musica artistica dell’India settentrionale e infine compongono anche ricorrendo alla Musica Concreta (genere che adopera l’inserimento di suoni vari e non solo strumentali come il suono di un fiume che scorre, una sveglia, l’accensione di un motore, uccellini che cantano…). Le novità musicali non mancano, e tutte queste rappresentano importanti innovazioni, che al tempo utilizzano solo loro e il cui enorme impatto sulla musica evidenzia che erano gli unici musicisti disposti a rischiare. Provare cose nuove e diverse poteva essere deleterio, invece fu di grandissimo successo.
Impatto culturale
Uno dei fattori del travolgente successo dei Beatles deriva dal fatto che la popolazione mondiale era pronta. Pronta al cambiamento. Pronti per una rivoluzione anche musicale: gli anni ’60 furono a livello internazionale un momento di novità, di contraddizioni, di apertura ad ogni cultura, di non staticità, di rottura dei concetti stabiliti, di espressione libera e l’uso della musica psichedelica e dello sperimentalismo spirituale da parte dei Beatles nel loro lirismo, permise alla gente di sentirsi appagata e connessa, rappresentando una rivelazione culturale che a quanto pare era necessaria.
Gli anni ’60 sono stati definiti il “decennio dei Beatles” e per molti aspetti importanti è stato proprio così.
Quello che possiamo chiamare “l’eredità culturale” dei Beatles prosegue durante gli anni ’70 e ’80 grazie a tanti musicisti.