Carlotta Asmr: dalla musica all’Asmr e ritorno. Alla scoperta della sua visione del mondo del relax

Carlotta Asmr: dalla musica all’Asmr e ritorno. Alla scoperta della sua visione del mondo del relax

Articolo in italiano
di Cristina Belli

Nel mondo dell’ASMR, argomento di cui vi ho parlato nell’articolo introduttivo, è nota e apprezzatissima Carlotta: già Le Note del Silenzio e ora Carlotta ASMR. Il suo è un  canale da 55.000 iscritti e ben 12 milioni di visualizzazioni, numeri altissimi realizzati in poco più di cinque anni di attività sul tubo.

Carlotta è una flautista originaria del Lazio, ma trasferitasi Oltralpe da tanti anni. Sul suo canale carica video ASMR a cadenza bisettimanale; chi ha provato a vedere i suoi contenuti se ne è innamorato: capace e creativa, originale ed elegante, riesce sempre a raggiungere il suo scopo: rilassare i suoi followers affezionati e coloro i quali si imbattono per caso nel canale.

In questa intervista Carlotta vi porterà nel suo mondo e vi guiderà nella comprensione di questo fenomeno un pochino snobbato da chi non lo conosce a fondo, ma che è cresciuto e costituisce un filone, nella ricerca del benessere, che ha conquistato moltissimi. Sottoscritta compresa.

Allora, Carlotta, partiamo dalle origini. Come e quando ti sei avvicinata all’ASMR?

Mi sono avvicinata alla sensazione dell’ASMR sin da piccola, ma senza conoscere cosa fosse come “metodo”. Mia nonna mi raccontava delle favole a bassa voce ogni sabato sera, per farmi addormentare, accompagnate da carezze sui capelli. Per me, niente era più rilassante, anche perché mi sentivo al sicuro, e spesso provavo dei brividi piacevoli sulla nuca.

Mi sono invece avvicinata al mondo dell’ASMR su YouTube, a maggio del 2015, semplicemente per provare a dare una mia versione di relax, avendo approfittato di molti video ASMR nei due, tre anni precedenti, e traendone diversi benefici (stavo attraversando un periodo stressante ed ero ansiosa).

Quali sono state le difficoltà “tecniche” nell’aprire il tuo canale? Hai avuto delle remore a mostrarti in volto da subito?

Difficoltà tecniche non ne ho avute, anche se ho imparato sempre di più, strada facendo, ma non partivo da zero: i miei studi di musicista mi hanno portato anche sulla strada della registrazione.

Certo, ho avuto molti dubbi prima di mostrarmi in pubblico, ma, ad un certo punto, è stato un passo spontaneo.

Da cosa deriva il precedente nome del canale (Le note del silenzio)? Immagino ci sia un legame col tuo essere una musicista…

Assolutamente sì! Volevo fosse un nome originale e che unisse la musica (le note) al relax (il silenzio).

C’è un legame tra musica e ASMR, secondo te?

Come dico spesso (ed altrettanto spesso mi si guarda in modo strano quando lo affermo), per me non c’è alcun legame tra musica ed ASMR. Sarà forse deformazione professionale, ma la musica  scatena in me emozioni ed energia, anche se il ritmo è lento e rilassante. L’ASMR invece mi rende calma, come priva di energia.

Veniamo al mondo dell’ASMR, nello specifico. E’ cambiato negli anni? La community ASMR italiana è diversa da quella internazionale, secondo te?

Secondo me sì, si è evoluto molto. Ormai è quasi diventata una moda, sia in senso positivo che negativo. Prima era tutto un esperimento, ora diciamo che molto è già stato fatto, e c’è meno da scoprire.

Non seguo la community internazionale, quindi non saprei rispondere a questa domanda.

Da quando hai aperto il canale: l’esperienza o l’incontro che ti ha dato maggior soddisfazione e quella che hai trovato peggiore, più deludente.

Devo dire che ciò che mi dà più soddisfazione è sempre la reazione delle persone che guardano i miei video. Non potrebbe esserci niente di più soddisfacente, quando mi scrivono che si sono rilassati, che li ho fatti stare bene. Nessuna esperienza in questo campo potrebbe darmi di più.

Per quanto riguarda l’esperienza più deludente, direi che è stata l’unica che mi è stata imposta: sono stata al centro di un programma TV, tra i concorrenti di un finto Reality show, con personaggi inconsapevoli della loro partecipazione. Quando l’ho saputo, è stato terribile. Non avrei mai voluto essere oggetto di un avvenimento del genere, soprattutto perché le persone presenti in studio, parlavano senza conoscere l’ASMR. Vi lascio immaginare…

Ci sono dei rischi anche per voi creatori ASMR: intendo dire, l’utenza è sempre tutta rispettosa ed educata? Oppure occorre diventare impermeabili alle critiche? Hai avuto esperienze spiacevoli, in questo senso?

La maggior parte delle persone che mi seguono è rispettosa ed affettuosa, ma capita non di rado, che ci siano maleducati. Ho avuto più di un’esperienza spiacevole e si impara tanto, anche se non sono diventata impermeabile (magari ci riuscissi). Ci sono offese che non mi vanno giù, oppure false etichette che mi si affibbiano riguardanti il mio carattere o la mia persona (che nessuno può conoscere solo attraverso i miei video). Diverse sono le offese sull’aspetto fisico, invece, che non mi toccano minimamente.

Cosa consiglieresti a qualcuno che vuole accostarsi a questo mondo come fruitore di video? Quali tipi di video consiglieresti, in base anche al tuo gusto personale?

Personalmente consiglierei a tutti di avvicinarsi ai video ASMR: se non piacciono, poco male; se invece colpiscono, sono una fonte gratuita di benessere e relax!

Consiglierei dei video semplici in cui si chiacchiera, per cominciare ad abituarsi a qualcuno che invece di parlare a raffica o ad alta voce, sussurra e prende tutto il tempo che vuole per esprimersi, senza fretta. Poi certo consiglierei i giochi di ruolo ( i roleplay), in cui si interpreta un personaggio, che sono i miei preferiti: credo però siano troppo particolari per un primo approccio.

Una cosa che pochi pensano forse, soprattutto i detrattori dell’ASMR: ci vuoi dire quanto lavoro c’è dietro a un video ben fatto? Quanto spazio ha preso il canale nella tua vita?

Dietro ad un video qualsiasi (parlo per i miei, almeno), più o meno elaborato, c’è tanto tempo di lavoro. Almeno quattro ore per ogni video: tra l’allestimento del set e il suo disfacimento (io registro in casa, ed ogni volta devo organizzarmi), il video in sé da registrare, le interruzioni varie, poi la post produzione con il montaggio e tutte le correzioni del caso, nonché la scelta e l’adattamento della foto di copertina.

Nella mia vita l’ASMR occupa il tempo di un secondo lavoro, ma va bene: è una mia scelta e non sarà mai un sacrificio, o smetterei all’istante. Voglio che resti una passione, anche se davvero molto impegnativa.

Siamo quasi alla fine dell’intervista (mi chiedo e molti appassionati di ASMR si chiedono): ma chi te lo fa fare? Scherzo, però c’è un fondo di verità: qual è la motivazione che ti spinge a mandare avanti il canale?

Davvero, non ho mai pensato “chi me lo fa fare”, è incredibile! Anche quando le cose andavano o vanno storte. C’è sempre la voglia di fare dietro, e questo mi fa capire che è la cosa giusta per me.

Quello che mi spinge ad andare avanti è l’affetto delle persone, il sentirmi utile e sapere che come io sono stata aiutata da qualche estraneo (e lo sono ancora), io divento quell’estraneo per qualcuno. E poi, mi diverto tantissimo a registrare!

Un sogno che vorresti vedere realizzato per la tua vita creativa e professionale?

Per ora sono soddisfatta, ma quello che vorrei sarebbe sempre migliorare e imparare, in ogni ambito della mia vita creativa e professionale.

Se siete curiosi, ecco il link al suo canale: https://youtube.com/c/CarlottaASMR

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